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Il tenente Klaus Junge

Klaus Junge nacque il 1 gennaio 1924 a Concepción, in Cile. Il suo bisnonno emigrò da Dithmarschen in Cile nel  corso del XIX secolo.

Klaus Junge e i suoi fratelli impararono gli scacchi dal padre Otto Junge, un forte giocatore, che vinse in Campionato nazionale cileno nel 1922 . Pur vivendo in Cile, la famiglia rimase sempre in contatto con la loro vecchia patria. Nel 1928 Otto e Anna Junge tornarono in Germania con i loro cinque figli.

Gli scacchi erano allora molto popolari nella nuova vecchia patria, una conseguenza della popolarità di Emanuel Lasker e Siegbert Tarrasch. Il dodicenne Klaus giocò la sua prima partita di torneo nell'Hamburg Chess Club, a cui si iscrisseì nel 1936. Due anni dopo vinse una competizione laterale al campionato della Germania settentrionale. Presto Junge vince anche la competizione principale, diventando campione dell'Amburgo. Junge è considerato il più grande talento tedesco, anche davanti a Wolfgang Unzicker di Monaco, di un anno più giovane.

Nell'agosto 1939 Junge fu invitato come osservatore a un torneo della Federazione scacchistica della Grande Germania a Fürstenwalde, allora guidata da un esperto maestro di scacchi, il Reichstrainer Willi Schlage.

Sotto la sua guida, Junge si allenò con la allora diciassettenne, aspirante giocatrice di livello mondiale Edith Keller-Herrmann e il quattordicenne Wolfgang Unzicker, già considerato un fuoriclasse.

Negli anni che seguirono, Junge lavorò principalmente da solo per migliorare il suo gioco.

Proprio all'inizio di quel torneo, i due super talenti giocarono l'uno contro l'altro e Unzicker vinse. Egli, con modestia, attribuì la sua vittoria principalmente al fatto che la variante della spagnola giocata era molto teorica e Junge aveva poca esperienza con questa. Unzicker: "Tre giorni dopo, quando fu giocata una siciliana come apertura, ho dovuto constatare che Klaus  era nettamente superiore a me in termini di maturità strategica e equilibrio nel gioco".

Nel 1941 Junge raggiunse per la prima volta la fase finale del campionato tedesco a Bad Oeynhausen. Da subito condivise il primo posto con Paul Schmidt, trasferitosi dall'Estonia alla Germania nel 1939 e contro il quale però perse i playoff.

C'è da dire che al tempo della follia razziale nazista,  il campionato non era così forte come avrebbe potuto essere, in quanto solo gli "ariani" potevano giocare. Nello stesso anno Junge viene invitato a un grande torneo a Cracovia organizzato Hans Frank (criminale di guerra: fu processato a Norimberga per il ruolo avuto nella Shoah, in quanto complice della morte di milioni di ebrei e polacchi: condannato, venne giustiziato tramite impiccagione il 16 ottobre 1946.).

A Cracovia, Junge si misurerà per la prima volta contro il campione del mondo Alexander Alekhine e il suo sfidante Efim Bogoljubov. L'esordiente pareggiò contro entrambi i top player e terminò il torneo al quarto posto, ma senza sconfitte.

Sono sopravvissute alcune foto di Klaus Junge in quel torneo, nel quale gioca con una benda con la svastica intorno al braccio. In queste foto indossa l'uniforme del Servizio del Lavoro del Reich, per il quale il futuro studente di matematica è obbligato a lavorare dopo il diploma di scuola superiore nel 1941.

La questione se e in che misura Klaus Junge fosse un nazista è stata spesso dibattuta. Sembra che il giovane campione di scacchi abbia sostenuto il regime di Hitler  e che questo, oltre al frutto dell'onnipresente propaganda, potrebbe essere stato anche il risultato dell'influenza del padre, iscrittosi al Partito Nazista già dal 1932.

In una lettera a casa nel gennaio 1945, Junge era ancora ottimista sulla situazione  della guerra. Cinque mesi prima della capitolazione, parla della "grande offensiva in occidente" (presumibilmente l'offensiva delle Ardenne) e di altre offensive. "È incredibile quanto velocemente ci siamo ripresi dai terribili colpi dell'estate".

Il 1942 è l'ultimo anno in cui Junge può dedicarsi ampiamente agli scacchi. Klaus Junge vinse un torneo a Dresda e arrivò terzo nel super torneo di Salisburgo. Proprio in questo torneo sconfisse il campione del mondo in carica Alexander Alekhine e Efim Bogoljubow, perdendo 0.5:1.5 contro Paul Keres.

Nel 1942 partecipò al "Campionato Europeo" di Monaco pur senza particolarmente brillare (settimo posto).

Junge fu messo in campo dopo che Max Euwe ebbe dato forfait. L'ex campione del mondo olandese riusciva solitamente ad evitare i tornei organizzati dalla Federazione Scacchistica della Grande Germania sottolineando la sua indispensabilità come insegnante. Euwe e Junge non si incontreranno mai sulla scacchiera.

Alekhine e Junge si incontrano altre volte: sei partite di torneo e tra queste, due sono state tramandate (Lo score totale fu 4.5:1.5 per Alekhine).

Ancora nel 1942, nel torneo di Lublino-Cracovia-Varsavia, Junge è si piazzò secondo dietro al campione del mondo, e a Praga, al Duras Memorial, condivise con lui il primo posto. Prima del duello diretto nel round finale, Junge era addirittura in vantaggio di un punto. Ma Alekhine giocò in quella che è probabilmente la partita migliore che abbia giocato durante gli anni della guerra e vinse.

Tuttavia dichiarò: “Questo giovane ha un talento straordinario. Anche la fortuna e un'insolita tecnica nei finali lo aiutano. Pensa con precisione con una mente matematica, oltre alla forza della giovinezza!”

Si dice che il torneo di Praga del 1942 sia stato l'ultimo di Klaus Junge. La situazione militare, soprattutto sul fronte orientale, si fece più cupa, la Wehrmacht ebbe bisogno di soldati. E, tra gli altri, lo studente di matematica di Amburgo Klaus Junge venne chiamato al servizio militare.

Intanto, all'inizio del 1943, un dibattito polemico sul suo stile scoppiò sulla stampa scacchistica tedesca. Ad avviarlo fu Emil Joseph Diemer,  sviluppatore dell'idea di Armand Edward Blackmar e teorico del Gambetto Blackmar-Diemer  e  membro della prima ora dell'NSDAP.



Diemer vede in Junge una mancanza di spirito combattivo, con la tendenza ad evitare aperture taglienti come il Gambetto di Re e la preferenza del gioco difensivo, con strutture quali la Semi-slava e la Scheveningen. Diemer accusò altri giovani maestri di seguire l'esempio di Junge, espressione della restante "influenza ebraica sulla gioventù tedesca degli scacchi" che, secondo lui,  scoraggiava questi giovani dal giocare a "scacchi da combattimento tedeschi". Klaus Junge rispose sul campo: quando si unì alla Wehrmacht, iniziò a giocare a scacchi per corrispondenza. In una di queste partite, incontrò Diemer, giocò il Gambetto di Re e vinse in 24 mosse.

L'inconsistenza degli argomenti di Diemer è ovvia. Chiunque guardi le partite di Junge vedrà presto che anche le critiche di Diemer mancano di sostanza. In effetti, il gioco di apertura di Klaus Junge è estremamente moderno e avanzato per l'epoca. Ama la Semi-slava e in particolare analizza la forte variante che prese il nome da di Botvinnik (1.d4 d5 2.c4 c6 3.Nf3 Nf6 4.Nc3 e6 5.Bg5 dxc4) ma che egli giocò nel 1938, cinque anni prima di Botvinnik. Fanno parte del suo repertorio anche le strutture variante Scheveningen della Siciliana e questo in un momento in cui è molto difficile  trovare  materiale su cui studiare. Klaus Junge era a suo agio tanto in battaglie calme e strategicamente modellate quanto in combattimenti corpo a corpo tattici e selvaggi. E, come osserva Alekhine, gestisce il finale sorprendentemente bene, cosa che è spesso indice di un talento eccezionale.

Intanto, alla metà dell'Aprile 1945, il tumulto della guerra aveva portato il tenente Junge nella Germania settentrionale vicino alla sua città, dove la battaglia di Amburgo, una delle ultime battaglie della seconda guerra mondiale, era imminente. il 17 aprile, le formazioni dei carri armati britannici sfondarono la linea di difesa tedesca e procedettero verso il villaggio di Welle vicino ad Amburgo  nella brughiera di Luneburg. Lì era dislocata l'unità di Klaus Junge: dieci soldati, armati di bazooka, a difesa del villaggio ( il tutto contro la volontà della maggioranza degli abitanti locali, che avrebbero voluto la resa immediata).

Mentre i carri armati entravano nel villaggio, vennero colpiti da granate a propulsione a razzo. Seguì uno scontro a fuoco e tre soldati tedeschi rimasero feriti a morte, tra cui Klaus Junge. Tutti e tre sono sepolti nel cimitero locale.

Gli abitanti del villaggio, nel seppelire i tre militari, trovarono degli appunti nelle tasche del cadavere di Junge, che interpretarono erroneamente come formule matematiche. Poco dopo, quando Otto Junge ricevette ciò che portava in tasca suo figlio, riconobbe subito di cosa si trattava: analisi scacchistiche: nelle pause dei combattimenti prima della sua morte, Klaus Junge aveva analizzato il complicato finale della partita tra George Marshall Norman contro Andre Lilienthal, Hastings 1934, che ora può essere trovato in molti libri. Era interessato al seguente problema: capire se e in quali circostanze due cavalli possono forzare il matto contro un pedone.

George Marshall Norman vs Andre Lilienthal, Hastings (1934/35), Hastings ENG, rd 4, Dec-31 - Difesa Semi.Slava (D45)  ·  1/2-1/2